Il cerchio di Barbajanni

Firma del contratto di co-co-produzioni, 1/11/2019


Grazie. Bello. Siamo stati bravi, tutti.

Confesso che non è facile per me raccontare quello che si provava il 1 novembre da Vincenzo, se pensate che tutto si è aperto con un concerto meraviglioso delle Broken Consorts, che ha fatto fare un viaggio nel Mediterraneo e poi su fino in Irlanda, ad amici di posti e lingue diverse, in un giorno che voleva consolidare un piccolo pezzetto di relazioni tra persone sparse in Europa...grazie, di cuore.
Per fortuna un cerchio di interventi ci ha permesso di avere una visione corale, arricchita di sfumature e punti di vista che rafforzano e completano il significato delle CoCoProduzioni rispondendo alla domanda “Perché partecipare ad una coproduzione?

 
 

Perché per i GAS da molto tempo attivi nella costruzione di nuove economie, sane e responsabili è stato un passo in avanti, un processo ovvio, una naturale evoluzione di quanto in atto negli ultimi anni. ...Perché siamo riusciti ad essere tanti e grandi insieme ed insieme scegliere cosa mangiare, essere insieme, produttori e consumatori responsabili, nella produzione di cibo di qualità. ...Perché è un esempio semplice, replicabile, perché è un modello socio economico sano, esportabile e imitabile (già si muove qualcosa…). ...Perché Barbajanni ha vinto insieme a noi una difficile battaglia, dimostrando (a tutti NOI e a chi ha difficoltà a credere o capire) che insieme si è più forti anche in queste piccole azioni concrete, che la Nostra Utopia non è poi così utopica. Che l’Europa esiste, ed è fatta di persone, non di accordi commerciali o organismi transnazionali. ...Perché anche questa è autosufficienza, e quello che stiamo facendo per costruire il futuro che ci piace è una forte azione politica, fatta di fiducia e di conoscenza intima reciproca. ...Perché “fabbrichiamo” comunità intrise di relazioni sane. ...Perché dove la burocrazia rallenta e infonde sfiducia nella gente, è la Gente a proporre alternative concrete ed a sostituirsi ad una macchina pesante, goffa e ormai vecchia. ...Perché progetti così danno la forza per continuare, infondono fiducia ed emozionano. ...Perché Usine à Gas ne esce rafforzata così come la rete Gas Bergamo ed altri gas, piccoli e grandi, cominciano a conoscersi e creare connessioni. ...Perché azioni come questa contrastano il deserto culturale che avanza. ...Per la necessità di prendersi un impegno. ...Per un senso comune di responsabilità”.

Il cerchio di Barbajanni

(In questa pagina trovate tutto il racconto.)


**Confidavamo nel fatto che avremmo raggiunto la cifra, anche grazie al lavoro di “parrainage” svolto dai promotori di Usine a Gas in Francia e dalla forte connotazione socio-politica manifestata da molti gruppi Italiani. Quello che non ci aspettavamo è che la cifra raccolta superasse la richiesta complessiva di Vincenzo di ben 9.250€ !!

A dire il vero la cifra totale era di oltre 12.000 euro sopra il tetto da raggiungere, ma questo perchè alcuni gruppi grossi avevano “promesso” di investire di più in caso non si fosse raggiunta la cifra. Insieme a loro durante il cerchio si è deciso che avrebbero ridotto in parte le loro partecipazioni per investire la differenza in altri progetti, che il consorzio avrebbe contribuito alla CoCo Barbajanni con 10.750€ piuttosto che 20.000€, e che la differenza sarebbe servita a promuovere progetti di sostegno ai produttori simili a questo. 

Molti di voi conoscono già Salvatore Pirrone

Prima che si presentasse l’emergenza Barbajanni anche lui (insieme ad altri soci) fece richiesta di partecipare alle nuove Co-produzioni, con un progetto che potete leggere dalle sue parole nella lettera (riportata sotto) per il recupero di un agrumeto. 

Per il lavoro che ha fatto Salvo con noi in questi anni, per la grande stima che nutriamo nei suoi confronti e per essere uno di quelli che rappresenta a pieno i valori del consorzio abbiamo deciso unanimemente di promuovere il suo progetto. Per cui il Consorzio stipulerà un contratto di co-produzione con Salvatore per 9500€ (contratto che pubblicheremo a breve), ed i Co-produttori del progetto Barbajanni saranno, pur senza formalizzare il contratto, attori di quest’altra piccola vittoria.


Lettera di Salvatore Pirrone

"...Sento il dovere di ringraziare il consorzio tutto per la possibilità che intende darmi nel far parte di una realtà che permette a piccoli agricoltori come me di continuare a coltivare la passione verso un mondo agricolo, visto che le aziende oggi guardano solo verso le grandi multinazionali.

Mi presento: mi chiamo Salvatore Pirrone, vivo a Militello Val di Catania, ho il diploma di perito agrario e lavoro da tempo presso l'azienda Antonio Grimaldi e il Consorzio Siciliano Le Galline Felici.
Sono felicemente sposato con Sebastiana Pillirone, compagna di vita e guida durante i momenti difficili della vita; dal nostro amore sono nati i miei due angeli Flavia e Samuele.

La mia azienda è della nostra famiglia sin dai primi anni del '900, si trova in collina tra Scordia e Militello, guarda verso il Lago di Lentini con un'esposizione al sole, dato che si trova in leggera pendenza e suddivisa in terrazzamenti, creati da tutte le pietre tolte dal terreno quando, negli anni '60, mio nonno e mio papà hanno impiantato un agrumeto che nel febbraio del 2018 è stato estirpato a causa di frutti non adatti al commercio a seguito dalla malattia che sta distruggendo l'agrumicoltura siciliana.

L'azienda si trova in contrada Coscienza, nel territorio di Militello Val di Catania, fg. 13, part. 454, misura ha 1.17.24 e la part. 455 che costituisce fabbricato rurale di mq.44 in regola col catasto e servito di acqua e luce; inoltre usufruisce di 10 ore di acqua con turni ogni 15 gg. da pozzo consortile cui ho diritto, con portata idrica di ca. 13/14 min. e servita da due strade: una in comune ed una interna privata.

La composizione del terreno si presenta sciolta e molto drenante, il microclima permette di avere dei frutti maturi in anticipo rispetto alla norma. Proprio per questo andrebbe bene un impianto di Navel VCR, pronti alla raccolta per i primi di novembre.
Avendo scelto come sesto d'impianto m. 4x3,5 andranno messi a dimora più o meno 650 piante con un costo cadauna di €7, IVA esclusa.
L'impianto irriguo sarà fatto a goccia, sia per il risparmio idrico che, soprattutto, per le caratteristiche del terreno già citate, sarà interrato con ala gocciolante solo attorno la pianta, inoltre, per esercitare bene, necessita di un impianto per fertirrigazione con motore elettrico.
I costi per effettuare l'impianto sono ca. € 9.505.

Legenda :

Numero piante: 650 x €7= 4.550 x 10% IVA = € 5.005
Impianto irrigazione con messa in opera: ca. € 4.000
Spese di sistemazione terreno con mezzi meccanici: ca. € 500

NOTE: Le spese possono subire alcune modifiche: non ho potuto effettuare conti accurati a causa di mancanza di tempo.