Il Gas incontra il Pollaio

Diario semiserio delle giornate siciliane

Partecipanti: Bista, Luciana, Morena, Aldo, Donatella, Franco, Anna, Franco, Carla, Michele e genitori, Daniela, Mario, Roberto, Francesca e le nostre mascottes Gregorio e Azzurra


Sabato 18 Marzo in perfetto orario i nostri GASsini erano puntuali all'aeroporto di Perugia. Il volo è stato breve e tranquillo. La nostra Guida Sicula, grande affabulatore Daniele, arrivati vicino alla meta c'informava cosa di bello stavamo vedendo: le isole Eolie, l'Etna innevato, la costa catanese. Scesi dall'aereo e recuperato le auto Daniele ci ha portato a mangiare gli arancini buonissimi del bar Parise, poi salutato il nostro siciliano doc, ci siamo diretti verso Acireale.

Ad Acireale siamo infilati in un dedalo di viuzze strette molto trafficate. Alchè ci siamo chiesti come era possibile che ci fosse un'azienda agricola in quel casino. Ad un certo punto siamo entrati in una viuzza circondata da alte mura e alla fine di essa si è aperto un mondo!

Un bosco fitto di limoni ancora carichi di frutta a cui si alternavano grandi piante di avocado, che vivono in simbiosi nutrendosi l'uno con l'altro. Annalisa e Salvo hanno preso la gestione dell'azienda dopo la morte del fratello di Annalisa, Cesare.

Cesare aveva creduto fermamente, in tempi in cui si parlava poco di ecosostenibilità, sulla cultura naturale e aveva iniziato a sperimentare metodi di agricoltura organica rigenerativa. Ci hanno accolto come se ci conoscessero da sempre, ci hanno raccontato del loro cambiamento di vita, al momento della decisione di prendere in mano l'Azienda si sono trasferiti nella casa all'interno dell' Azienda stessa. Nei loro racconti, fatti nella passeggiata tra i limoni, trapela la passione che li porta a continuare l'attività anche con molte difficoltà. Il cognato di Annalisa ci ha portato a vedere gli alveari e ci ha fatto una breve introduzione di come si fa il miele.

Una bella merenda con una immancabile buonissima limonata, ci attendeva alla fine della visita. Sono delle persone stupende che arricchiscono, con il loro modo sereno e gentile di narrazione del loro stile di vita, chi ha la fortuna d'incontrarli. Alla fine ci siamo salutati con abbracci e baci come se fosse una vita che ci conoscevamo.

Partiti da Acireale ci siamo diretti all'Azienda Agricola il Bagolaro a Mascali,  dove alloggiavamo. L'azienda è alle pendici dell'Etna, neanche il navigatore riusciva a trovarla. Ma dopo varie peripezie tra strade strette e trafficate in salita verso la montagna, siamo finiti in una stradina stretta e con i ciottoli alla fine della quale ci è apparsa la casa. Era quasi l'imbrunire ma ancora si poteva vedere che era un posto meraviglioso con una vista splendida sulla costa catanese. 

Dopo la distribuzione degli appartamenti, dislocati in varie aree dell'azienda, siamo andati a cena tutti insieme nella casa principale. Cinzia del Bagolaro, ci ha spiegato che la casa era un antico palmento, la sala da pranzo una volta era adibita alla pigiatura dell'uva. Non credevamo ai nostri occhi! La sala era immensa ed era incredibile pensare che venisse utilizzata per quello scopo!

Messi a tavola ci è stato presentato Giuliano, il giovane cuoco, che con modo gentile e competente ci ha illustrato il menù della sera. Nelle tre sere che siamo rimasti ci ha deliziato con una cucina tra tradizionale e sperimentazione con il risultato di creare piatti insoliti di ottimo gusto. I dolci poi erano super! Vi dico solo questo: un cestino di pasta frolla con dentro il cioccolato  e una mousse di arance amare fatta da Giuliano con le arance raccolte il giorno stesso. Da leccarsi i baffi!

Buonanotte!

C'è chi freddo ha sentito

c'è chi il fumo della stufa ha patito, 

chi nel fouton ha per la prima volta dormito,

chi nel soppalco ha giocato,

chi nella cucina dalla stanchezza si è addormentato,

tutti quanti in mezzo alla natura con un buio che non faceva paura!

Al risveglio, che splendore! 

I colori dell'alba sul mare 

erano belli da sballare,

una natura rigogliosa e lussureggiante,

tutto intorno, silenzio, mandarini e fiori

il sole splancava la giornata con i suoi bagliori.




Domenica 22 Marzo

Partenza per Taormina. Su consiglio del nostro timoniere sicano, che non era con noi ma c'inviava messaggi su dove andare e cosa fare, ci siamo fermati alla stazione di Giardini Naxos. Una stazione liberty molto bella. Grazie Daniele!

Il pomeriggio siamo andati a Misterbianco, un'Azienda che produce arance,  dove ci ha accolto Manfredi. Purtroppo a causa di una malattia gli alberi di arance vecchi stanno morendo, abbiamo potuto vedere la devastazione dovuta dalla malattia. Nello sfondo di questa piantagione, l' Etna innevato si vedeva da tutte le parti. C'è anche un oliveto con degli olivi dal fusto magnifico.  Noi toscani, si sa,  siamo abituati a vedere gli oliveti,ma questi erano comunque possenti con dei fusti magnifici. Da qualche tempo l'azienda sta facendo nuove impiantazioni e abbiamo visto le giovani piante che stanno crescendo.

All'Azienda Grimaldi ci è venuta a trovare Marinella delle Galline Felici con la famiglia. Marinella si occupa delle richieste e della disponibilità dei prodotti, il marito è al magazzino a smistare i prodotti. Le nostre casse di agrumi le prepara  lui con altre persone. Hanno due bimbe splendide, sono una bella famiglia.

Finita la visita velocemente siamo tornati al Bagolaro, Cinzia ci aspettava per la visita dell'Azienda.

Ci siamo incamminati con lei per la collina e mentre passeggiavamo, meta la cantina, ci raccontava di quando con Diego hanno recuperato l'Azienda vitivinicola abbandonata da più di 30 anni. Una produzione di qualità in armonia con l'ambiente è sempre stato il loro obiettivo. Le pratiche agricole sono orientate alla permacultura, vengono prodotti melograni, clementini oltre alla vigna. Camminando, camminando siamo arrivati in cima alla collina dove abbiamo cominciato a vedere la vigna, tutta impiantata a mano per 3 ettari con il loro sudore e quello delle persone che l'aiutavano.  In cima ecco la struttura che ospita la cantina del “Malandrino”

Anche questa casa era un palmento dove si pigiava l'uva. La cosa che più la contraddistingue è il processo di produzione del vino che viene tenuto a fermentare in tini  di cocciopesto e giare di cotto comprate a Impruneta. E' uno spettacolo vederle!

I tini di cocciopesto sono sotterrati fino quasi all'orlo come usavano i romani. Si produce un vino genuino, aspro, senza nessuna filtrazione e dal sapore antico. 

 Da Taormina la mattina,

alla sera al Bagolaro

è finita la giornata

ahi ahi ahi.....che faticata!


Nel frattempo il nostro timoniere sicano ci inondava di messaggi con il programma per il giorno seguente...

Ah Daniele, Daniele,  la tua vicinanza ci ha confortato, 

mai soli ci avresti lasciato, 

nella tua terra bella e ospitale la tua guida è stata essenziale!


Lunedì 20 marzo

Ed eccoci in partenza per Caltagirone, il paese natale di Daniele.

C'erano tante cose da vedere, ma abbiamo potuto fare solo un piccolo giro in centro e Daniele ci ha portato a visitare un laboratorio di ceramica dove abbiamo potuto vedere la produzione e la decorazione.  In breve tempo Daniele ci ha fatto vedere un pò delle bellezze architettoniche della città, ne parlava con così tanto entusiasmo che abbiamo deciso che Caltagirone merita un altro viaggio in Sicilia per conoscere meglio questa città.

In fretta siamo partiti per il bosco di Santo Pietro dove ha sede l'associazione il Ramarro dove ci attendevano per il pranzo......che pranzo!!! Salumi e formaggi di tutti i tipi, fave lessate buonissime, pasta con la ricotta salata squisita, insalata di arance e finocchi  e tante altre ottime cose. Dulcis in fundo Cettina, la mamma di Daniele, ci aveva preparato i cannoli! Buonissimi! Salvatore e Cettina erano venuti appositamente a trovarci per farci un saluto. Sono due persone adorabili. 

 La cosa più bella è stata l'accoglienza che ci hanno fatto, subito si è creata un'atmosfera di cordiale amicizia, di voglia di conoscenza reciproca, di gioia d'incontro.

L'associazione il Ramarro si occupa della salvaguardia del territorio, di didattica ambientale con i ragazzi, di piantumazione di alberi per conto di Treedom e di tante altre cose che hanno a che fare con l'ambiente.

Ma il pomeriggio non è finito lì!  Michele e Vittoria che abbiamo conosciuto al Ramarro, ci hanno portato a visitare la loro azienda di produzione di fichi d'india, Caudarella.

Inimmaginabile, incredibile, fantastico! Mai visto una foresta di fichi d'india in quella maniera.

Passeggiando tra i filari di queste maestose piante, si calpesta un suolo ricco di varietà di erbe e di fiori, i fichi inglobano una molteplicità di alberi e arbusti che creano un ecosistema unico.

Insomma una pianta così rustica consente di far crescere altre piante in condizioni ottimali,  inoltre con la fibra ci si può produrre tessuti, pelle sintetica, biocarburanti. Evviva il fico d'india!E' stata un'esperienza unica, non avremo mai creduto che fosse così interessante.

Mico e Vittoria trasmettono con slancio il loro attaccamento a questa terra e la loro passione nel  lavoro che fanno. Sono persone empatiche e generose, capaci di creare emozione a chi li ascolta.



Martedi 21 partenza per il rientro

E' finita l'avventura 

del GAS Valtiberina nella terra della Gallina,

porta con sè da questa trasferta

la conoscenza di gente gentile e aperta,

che anche se con fatica la terra voglion coltivare

rispettando i cicli produttivi in armonia con l'ambiente

per fornire prodotti di qualità a tutta la gente


Tutti i produttori ci hanno parlato del Consorzio delle Galline Felici come un'ottima opportunità di crescita dove s'impara a crescere senza competizione, per meglio dire si può competere ma per migliorarsi. In definitiva emerge che è importante conferire i prodotti al Consorzio per la commercializzazione ma è ancora più importante la comunità che si è creata, con cui condividere i valori e i progetti. Ed è questo spirito di collettività sociale e di sostentamento reciproco che fa delle Galline Felici  un modello di eco-sostenibilità  legata al rapporto con la natura e tra le persone.