Le Nostre Co-Produzioni

report di Settembre 2022

Bentornate a bentornati a tutti amiche e amici coproduttori,

ecco il nuovo resoconto della situazione nei nostri sempre più "nostri" campi dove insieme abbiamo realizzato in questi anni impianti produttivi e rispettosi della Terra, come piacciono a noi.
Questa sezione si fa sempre più ricca di contenuti, avendo deciso di inserire qui tutti i risultati delle varie coproduzioni che abbiamo realizzato in questi anni. Quindi troverete l'aggiornamento sulle prime coproduzioni di avocadi, le co-coproduzioni o "operazione Barbajanni" e gli ultimi progetti di Sostegno allo sviluppo delle aziende o coproduzioni permanenti.

Ma andiamo con ordine:

Co-Produzioni Avocadi - Anno di inizio 2017

Gli impianti crescono a vista d'occhio. Dopo i primi anni di adattamento (della coltura al luogo e dell'agricoltore nei confronti di una nuova coltura) gli alberi stanno esprimendo le loro potenzialità con chiome rigogliose ed in salute e fruttificazioni abbondanti. Purtroppo la variabile "clima impazzito" è sempre lì a complicarci la vita, e questa primavera un forte vento in fase di allegagione, unito ad una ormai abituale estate molto calda e asciutta, ha ridotto la quantità di frutti prodotti inducendo gli alberi ad una cascola dei fiori e dei frutticini abbondante, diversa in funzione dei luoghi di impianto.
Tuttavia le piante hanno comunque prodotto discretamente.


  Francesco Morabito - Contrada Coste
"Anche per quest'anno possiamo dire che le piante stanno molto bene ed hanno raggiunto delle buone dimensioni. Purtroppo questo non significa un altrettanto aumento della produzione. In particolare le piante della varietà Bacon risultano molto scariche. Le cause sono da ricercare nel brutto tempo avuto durante la fioritura. Nonostante ciò la produzione dovrebbe arrivare almeno ai 1500 kg, contro i 1000 dell'anno scorso".

 Mario Cutuli
"Le piante si sono tutte sviluppate al meglio,  grazie anche alle continue cure e ai consigli avuti da una consulente specializzata in coltivazione di avocado e mango. Abbiamo così potuto capire quanto irrigare e quando, e quando concimare e con cosa. Tutte le informazioni avute hanno dato frutti, da me come nelle altre aziende.
Penso di avere una produzione di 3000 kg ma ancora non siamo bravi a fare stime precise e quindi è una cifra orientativa, ma piano piano supereremo anche questa lacuna. Le piante innestate autoprodotte si stanno comportando bene.
Si presuppone che il prossimo anno si avrà una piena produzione,  cioè le piante avranno tutte frutti.
".

 Eredi Melfa Don Cecè 
"Anche quest'anno le piante si presentano bene, crescono in salute con una folta vegetazione. Il tempo è stato più clemente rispetto allo scorso anno, questo ci permetterà di avere un raccolto maggiore e migliore nella qualità del frutto. 

L'impianto di irrigazione, realizzato nel 2020 con l'aiuto dei coproduttori di avocado, è collegato al preesistente sistema di raccolta dell'acqua, così riusciamo a  risparmiare un'ora d'acqua a settimana che, in termini di consumi, corrisponde a circa 36.000 litri a settimana da maggio ad ottobre. Nel corso di una stagione significa che vengono risparmiati 864.000 litri di acqua... Pazzesco!"

 Diego e Cinzia - Bagolaro
"Quest’anno è stato un anno difficile. Non ha piovuto da fine aprile sino a fine agosto con temperature mediamente alte. Le piante sono di grande vigoria e presentano mediamente una buona fioritura, anche se eterogena. La produzione purtroppo è scarsa dovuta a un'abbondante cascola in fase di alegaggione. Il nuovo impianto realizzato con 500 piantine ha resistito serenamente alla stagione, 2 sole piante morte il resto sono tutte ottime condizioni con buona crescita fogliare".

  Paolo Costa - Sotto i Pini

"L’andamento dell’impianto sembra essere abbastanza stabile nella crescita delle piante che già avevano superato le difficoltà iniziali (in particolare quelle di secondo e terzo reimpianto) e di sostanziale scarso accrescimento per parte delle piante che aveva resistito ma era in evidente situazione di rachitismo (sostanzialmente parte impiantate all’inizio del progetto).
L’aumento della dotazione irrigua ha permesso di sopperire alla siccità che ha caratterizzato inverno e primavera oltre che le persistenti temperature estive ben superiori alla media. Una migliore gestione delle concimazioni ha certamente contribuito a rendere le piante più forti e resistenti anche attraverso la somministrazione di microelementi chelati. Nonostante ciò talune piante, anche in buona vigoria, talvolta deperiscono fino a morire senza apparente spiegazione. Si tratta di fenomeni occasionali ma che mi sembra opportuno segnalare. Produzione pressocchè nulla ancora."


Co-Co-Produzioni - Operazione "Barbajanni"

"Le piantine messe a dimora nel 2019 in questa primavera/estate hanno vegetato benissimo ed hanno un ottimo accrescimento, soprattutto il moro, ma anche i mandarini senza semi.
Gli impianti del 2020 sono anche andati bene, principalmente il lanelate ed il mandarino tardivo, meno sviluppo per il tarocco.
Il pompelmo star ruby piantato l'anno scorso dopo che ho espiantato quelle del 2020 che avevano un grave difetto sin dal vivaio (virosi e portainnesto arancio amaro, sensibile al Virus Tristeza) ha ben attecchito e si appresta ad affronatre l'inverno in buone condizioni".

 Co-Co-Produzioni Permanenti 1 - Anno di inizio 2021

L'anno scorso abbiamo continuato con le Co-Co-Produzioni permanenti quello che ci è sembrato lo strumento più efficace per sostenere i produttori e per avvicinare i consumatori. Ci piace molto e ad oggi ha permesso a 4 aziende di investire nelle loro campagne, e ad altre 4 di presentare progetti per quest'anno. Vi siamo grati del lavoro che fate con noi e di credere in quello che stiam facendo, tutti insieme.
Riportiamo i resoconti di quanto realizzato fin'ora, con l'augurio che questa sezione continui a riempirsi, e diventi lo strumento principale per lo sviluppo sostenibile della nostra comunità.


  Rita Musso 
Purtroppo per ragioni legate a "lentezze burocratiche", nonostante tutti i permessi alla fine fossero arrivati, l'azienda ha deciso di non realizzare quanto previsto per ragioni di "priorità". Possiamo immaginare come gli ultimi anni abbiano condizionato le scelte e le necessità degli agricoltori. Vedermo in futuro se Rita rirpoporrà il suo progetto.


  Bio-Bio - Antonio Coco
Il testo di Antonio è decisamente più lungo dei precedenti, ma dà una visione completa non solo del lavoro svolto da lui, ma anche della situazione generale dell'apicoltura in Sicilia e non solo. Abbiamo preferito lasciare la versione integrale del suo report. Buona lettura

"Il progetto è stato avviato nella primavera 2021 e realizzato nello stesso anno per quel che riguarda la gran parte delle attività legate alla sfera produttiva aziendale. Ad oggi tutti gli acquisti, tranne la dosatrice per il miele, sono stati realizzati ma alcuni importanti obiettivi non sono stati raggiunti a causa dell’apocalittico contesto ambientale determinatosi nella primavera-estate 2021. E’ stato infatti l’anno in cui la gran parte di noi apicoltori siciliani abbiamo capito veramente che cosa significa crisi ambientale, nonostante da almeno 5 anni il trend produttivo fosse già in discesa. Primavera apistica inesistente, soprattutto per i cali termici notturni, tanti fiori ma senza nettare! E quindi produzione dei mieli primaverili pari a zero. In generale nell’annata calo produttivo superiore all’80% con una media produttiva di circa 5 kg ad alveare/anno e la necessità di somministrare in varie occasioni nutrizione di emergenza per garantire la sopravvivenza degli alveari durante la primavera 2021! E poi le interminabili ondate di calore durante l’estate con una mortalità estiva  pari o superiore al 50 % degli alveari in particolare negli apiari posti nell’area dei Monti Iblei, nel sud est siciliano. Trattandosi di una situazione del tutto anomala, di questo ho provveduto, come altri colleghi, ad informare le competenti autorità sanitarie. Complessivamente non hanno superato l’estate o sono arrivate in condizioni irrecuperabili all’autunno nei vari miei apiari almeno una novantina di alveari. Comunque, un vero e proprio disastro e un po’ per tutti gli apicoltori e gli alveari siciliani, passato di fatto nel quasi silenzio!
In 40 anni di attività non avevo mai sperimentato niente del genere. Comunque siamo sopravvissuti e gli investimenti realizzati hanno  permesso all’azienda di attutire le conseguenze di un’annata assolutamente disastrosa, in particolare per quanto concerne il mantenimento del numero di alveari allevati. E per fortuna il 2022  è stata un’annata senza al momento nessuna anomala mortalità di alveari e  con una media produttiva di circa 20 kg ad alveare, e quindi dopo il disastro vissuto ci è sembrata quasi una meraviglia!  
Il progetto aziendale è consistito di fatto in acquisti di sciami, api regine ed attrezzature da utilizzare negli apiari e nel laboratorio di smielatura. 
All’inizio della primavera 2021, quando ancora non sapevamo bene quale annata avremmo avuto d’avanti ho acquistato 80 sciami d’api bio. Sarebbe dovuto essere il principale acquisto con potenziale capacità di incremento, anche nel corso dell’anno 2021, delle capacità produttive aziendali;però pur avendo effettuato una accuratissima gestione degli stessi ho avuto da questi zero produzione nel 2021 e ho dovuto alimentarli. Ma per lo meno oltre il 90% di questi sciami sono sopravvissuti e nel 2022 sono stati una buona base per la produzione primaverile ed estiva.
Molto travagliato e difficile è stato il previsto acquisto di 80 api regine di sottospecie apis mellifera siciliana previsto per fine primavera. Nonostante avessi programmato l’acquisto all’inizio della primavera  mi sono state  consegnate solo 20 regine nel mese di giugno. Altre 50 regine di apis mellifera ligustica ecotipo locale sono riuscito successivamente ad acquistarle presso altro apicoltore biologico in provincia di Enna. Con le api regine siciliane ho formato altrettanti sciami di “rimonta”, sciami cioè che servono a sostituire la naturale mortalità delle famiglie d’api nell’anno. Mentre le altre 50 api regine sono state utilizzate nel tentativo, non sempre riuscito, di salvare le numerose  famiglie che si erano orfanizzate, in particolare nell’area dei Monti Iblei.
Del progetto faceva parte anche l’acquisto di 60 arnie nuove con melario e il recupero di 80 vecchie arnie aziendali . L’acquisto è stato effettuato e come misura “resiliente” queste nuove arnie e melari sono stati dipinti di bianco, mentre resta ancora da trovare una soluzione tecnica perché anche i tetti di lamiera possano essere in qualche modo adattati a respingere il calore eccessivo. Purtroppo queste nuove arnie sono rimaste al momento in parte inutilizzate anche perché la mortalità estiva degli alveari nel 2021 ha reso “disponibili” tante arnie vuote.  All’inizio della primavera 2021 è stato effettuato anche il recupero di 80 arnie usate dell’azienda effettuando  lavori di pulizia e piccole riparazioni, e in queste arnie sono stati alloggiati gli 80 sciami acquistati.
In due acquisti successivi ho dovuto comprare 350 kg di candito biologico per la nutrizione delle api. Tali acquisti sono stati resi necessari dalle pessime condizioni ambientali della primavera-estate 2021 di cui scrivevo prima. La nutrizione artificiale si è resa necessaria per tentare di far sopravvivere le famiglie d’api e anche  gli 80 sciami acquistati e poi i 20 prodotti. In pratica ho acquistato più candito nel  2021 che in tutti i precedenti 40 anni di attività!! Anche nelle annate difficili infatti c’è sempre stata la possibilità di prelevare favi di miele dagli alveari “ricchi” per darli ai “poveri” o di trovare luoghi di rifugio. Nel 2021 non ci sono stati alveari ricchi da cui prelevare e pochissimi luoghi rifugio! Tali acquisti non erano stati preventivati, anche perché l’azienda non pratica di norma la nutrizione artificiale degli alveari ma qui l’alternativa era lasciarli morire di fame!
Fra le attrezzature destinate alla gestione degli apiari, particolarmente utile si è dimostrato il nuovo soffiatore: quando i favi di miele sono vuoti o hanno molto poco miele allontanare le api diventa molto più difficile. Il nuovo efficiente soffiatore è arrivato quindi al momento giusto ed è già stato ampiamente utilizzato per raccogliere i pochi melari semivuoti del 2021 e per il sufficiente raccolto 2022. 
Comprati e attivati i GPS antifurto e da pochissimo anche le bilance che trasmettono informazioni sullo sviluppo ponderale degli alveari.
L’acquisto delle trappole per il polline è stato effettuato nel 2022 con un buon primo raccolto primaverile-estivo di polline fresco, ed anche le attrezzature per il laboratorio di smielatura (rubinetti a sfera ) e la sceratrice a vapore per la cera  sono state acquistate ed usate nella primavera estate 2022. Di quanto preventivato come acquisti ho rinunciato solo alla piccola dosatrice per il miele: il costruttore, che è un artigiano toscano, ha avuto molte difficoltà nel reperire alcuni materiali e non ho voluto rivolgermi ad altre aziende anche perché i costi sono molto più elevati. 
Sulle attività realizzate è stata prodotta e inviata al Consorzio dettagliata rendicontazione con i relativi costi e allegate le singole fatture di acquisto. Dal punto di vista economico mi ritengo soddisfatto perché alcune delle spese realizzate (n.80 sciami + soffiatore+gps +bilance+sceratrice a vapore+trappole per il polline+rubinetti a sfera)sono state dall’azienda presentate a finanziamento con l’OCM Miele Reg. CE 1308/2013 dell’ anno 2021 e anno 2022 e sono state  finanziate con un contributo a fondo perduto del 50 % o del 60% come  segnalato nella rendicontazione presentata. Aver avuto la disponibilità economica attraverso il sostegno del Consorzio mi ha permesso di poter partecipare a quei bandi che richiedono comunque l’anticipazione delle spese e inoltre di poter acquistare nel 2022 altri 80 sciami bio per tentare di raggiungere l’obiettivo fissato dell’incremento del numero di alveari aziendali. 
Le attività a prevalente valenza ambientale e sociale sono invece ancora in gran parte da realizzare. 
Ricordo che in queste attività sono previste  l’approntamento  di “luoghi delle api”, la piantumazione di arbusti e alberi di interesse per i pronubi e il coinvolgimento di neo apicoltori/agricoltori nella gestione territoriale degli alveari. 
Per quanto riguarda i “luoghi delle api”sono state individuate due aziende dove realizzare l’impianto di siepi che possano aiutare l’entomofauna pronuba e sono stati individuati due vivai dove acquistare arbusti e alberelli. Questi interventi saranno realizzati tra l’autunno 2022 e l’inizio della primavera 2023.  Non sono ancora certo invece dell’azienda in cui effettuare la sperimentazione di cover crops con essenze di interesse per i pronubi.
A Messina nel 2021 sono stati  coinvolti due giovani apicoltori della cooperativa sociale di comunità “Casali Peloritani”,   nella gestione estiva dei due apiari collocati nei Monti Peloritani ed in particolare nel controllo dell’infestazione dell’acaro varroa  per complessive 5 giornate lavorative. Nel 2022 ho cercato di coinvolgere nella cura delle api altra persona con forte disagio appartenente allo stesso gruppo ma al momento con pochi risultati.  La mia intenzione è formare attraverso giornate retribuite di attività pratica in apiario, una o due persone appartenenti a questo gruppo che possano supportarmi e poi cogestire i miei apiari nella provincia di Messina che conto nei prossimi mesi di incrementare.


  Il Giardino delle Bio-Diversità
Impianto Bananeto-Avocadeto
"Il bananeto-avocadeto cresce. Abbiamo avuto qualche avocados morto per il freddo questo inverno ma è stata una percentuale accettabile e sono stati rimpiazzati. Abbiamo notato che dal secondo anno le piante sono ormai abbastanza resistenti per il successivo inverno.
I banani trapiantati sono già in produzione, anche se molto tardiva, dovuto al tempo "eccezionalmente normale" di cui hanno beneficiato gli avocados e che ha ritardato i banani".

Progetto 
Bosco
"Il bosco sopravvive al caldo grazie all'irrigazione. Da una stima approssimativa contiamo che il 90% delle piante siano sopravvissute all'estate"

  Terre del Moro
"Abbiamo realizzato la recinzione di metri lineari 300  e l'impianto di irrigazione ex novo con pompa sollevamento, tubo principale in polietilene pn4 e ala gocciolante auto compensante diametro 16. Mancano l'acquisto e piantumazione di circa 550 piante di agrumi di varia specie e la concimazione organica (per 3 anni). Il terreno in questione è stato oggetto di coltivazione di pomodori. Le piante vorremmo piantarle in primavera, o al massimo entro l’anno, mentre la concimazione partirà non appena realizzata la piantumazione degli agrumi".
Sebastiano

  Francesco Morabito - Contrada Coste
"E' stata ripulita una terrazza di circa 8000 m2 dalla vegetazione spontanea che negli anni era cresciuta. Si pensa di continuare la pulizia della restante parte dopo la raccolta delle Batate.

Il boschetto è praticamente quasi finito. Utilizzando le querce nate spontaneamente abbiamo risparmiato parecchi anni. Mancano ancora alcune piante da impiantare, ma sta venendo su molto bene.

Le altre operazioni inserite nel progetto verranno effettuate da dicembre in poi al termine della raccolta delle Batate".

...Intanto sono già arrivati altri nuovi progetti di soci del Consorzio che ci chiedono di aiutarli a piantare, reinnestare, realizzare laghetti o nuovi impianti che si adattino ai cambiamenti climatici. E non vediamo l'ora di poterli sostenere!