LeGallineFelici per Sicilia che Cambia. E tu?

il (secondo) piccione di febbraio

Tutte/i conosciamo, o crediamo di conoscere, la Sicilia, quella dell’Etna, della mafia, del mare, della munnizza ad ogni angolo di strada, del calore umano, etc…

Ma nessuno, neppure noi che ci viviamo dentro, conosce a fondo la Sicilia che resiste attivamente al neo-liberismo e al dilagante consumismo, quella che lotta contro la mafia, piccola e grande, i mille gruppi che la munnizza dalle strade e dalle spiagge la raccolgono, quella che crea bellezza, quella che cura il territorio, quella che edifica comunità, quella che sta costruendo un altro paradigma culturale e un nuovo modo di vivere e di agire.

Il Consorzio Siciliano LeGallineFelici  accoglie con entusiasmo la proposta di Italia che Cambia di collaborare alla realizzazione di un portale web regionale, Sicilia che Cambia, assieme a tutti i Siciliani che fanno già parte, spesso inconsapevoli ed isolati, di questo movimento mondiale, con l’obiettivo di mettere in relazione tutti coloro i quali condividono questa visione e hanno voglia di costruirla insieme.

Tra questi certamente ci siete anche voi che ci leggete.

E a voi chiediamo di collaborare in prima persona a questo processo contribuendo a finanziarlo mediante il pluri-collaudato meccanismo della rinuncia agli sconti, che in passato ci ha permesso di produrre diversi strumenti culturali, dai corti animati in collaborazione con l’Associazione LoFaccioBene a Fieri, Fabbrica Interculturale del Riuso.

Noi ci mettiamo il nostro lavoro nel promuovere quest’iniziativa in giro per la Sicilia, la nostra parte nella diffusione e comunicazione della stessa, il grande lavoro già da noi svolto e quello che continuiamo a svolgere per Ficos, la piccola distribuzione della filiera corta siciliana, e mille euro dai nostri fondi destinati all’impegno sociale
Ai quali speriamo di aggiungere cifre consistenti provenienti dalla rinuncia agli sconti da parte vostra, fino a raggiungere un tetto di 9mila euro, pari al 20% del costo dell’intero progetto.

I gruppi tra voi che intendono partecipare a questo proposito, rinunciando agli sconti che a loro spettano in virtù dei volumi richiesti, possono spuntare la casella “rinuncia agli sconti” sulla schermata di conferma della propria gentile richiesta.

Quando questo progetto sarà avviato, a partire dalla prossima primavera, nelle vostre visite in Sicilia avrete molti altri punti di riferimento, su tutta l’Isola, e, se sarete fortunati, o se sceglierete le date giuste, potrete partecipare alle numerose feste/incontri che saranno organizzati per promuovere questo progetto in tutta la Sicilia.

Avendo così l’occasione di conoscere in anteprima alcune delle realtà che saranno mappate sul portale Sicilia che Cambia.

Grazie della partecipazione

Roberto

 

*Sotto, alcuni brani tratti dal sito Italia che Cambia
Noi ci siamo presi la libertà di sostituire “Italia” con “Sicilia”

C’è un’altra Sicilia, diversa da quell’immagine di crisi e decadenza che i mass media ci restituiscono ogni giorno. Un’Isola fatta di imprenditori e imprenditrici che mettono al centro la sostenibilità umana e ambientale, di giovani che scelgono con gioia di tornare alla terra o di realizzare progetti di integrazione, di sindaci e sindache virtuosi che realizzano politiche straordinarie su rifiuti, energia e mobilità. È la Sicilia dei Comuni Virtuosi, delle Reti di economia solidale, dei movimenti in difesa del territorio. La Sicilia della decrescita e della transizione, degli ecovillaggi, dei fa“blab e dei co-working. C’è una Sicilia che cambia, anzi che è già cambiata e silenziosamente sta costruendo un nuovo paradigma culturale e un nuovo modo di vivere e agire”.

Sicilia che cambia è un progetto che vuole raccontare, mappare e mettere in rete quel pezzo della nostra regione che di fronte a un problema si attiva per cambiare concretamente le cose senza delegare o aspettare che qualcuno lo faccia al suo posto. Vuole inoltre offrire strumenti di facilitazione dei processi di trasformazione positiva in atto con l’obiettivo di far emergere le potenzialità di coloro che “vogliono cambiare” fornendo l’esempio, il know how e il supporto della rete di progetti già in atto.

Il tutto ispirato dalla consapevolezza/visione espressa da Paul Hawken nel suo “Moltitudine inarrestabile”: noi siamo già maggioranza, ma non lo sappiamo. Pensiamo di essere soli e sole, isolati e isolate, “strani”, e invece siamo parte di un grande movimento mondiale. Un movimento silenzioso e frammentato che però è pronto a emergere e mostrarsi in tutte le sue sfaccettature.

Il nostro obiettivo, quindi, è duplice: da un lato far emergere questa moltitudine sicula – che, in parte, abbiamo potuto incontrare in anni di incontri in giro per l’Isola – e dall’altro contribuire alla costruzione di un nuovo paradigma culturale che metta al centro la demercificazione della realtà, le relazioni umane, la facilitazione, i processi non giudicanti, la sostenibilità umana, ambientale, economica e sociale.