Progetto FIERi

di Antonio D'Amico

 
 
FIERi nasce nel 2015 quando diverse associazioni di Catania si sono riunite con l’intento di pensare ad un luogo dove creare opportunità formative e lavorative per i migranti presenti nel territorio, attraverso attività legate al riuso. Lo spunto è arrivato grazie ad un bando di Fondazione con il Sud che prevedeva degli aiuti per progetti sui migranti. E’ nata così FIERi, la “Fabbrica Interculturale Ecosostenibile del Riuso”.

La prima parte del progetto ha previsto la ristrutturazione di un casolare che è stato concesso in comodato d’uso dal comune di Catania, proprio per la realizzazione del progetto. Questa fase è stata molto impegnativa perché si trattava di un bene in completo abbandono, totalmente da ristrutturare e dove non esisteva nulla, se non appunto un rudere. Il progetto di Fondazione con Il Sud, tra l’altro, finanziava solo l’80 % del costo complessivo.  Abbiamo quindi  avviato una campagna di raccolta fondi attraverso un crowdfundig (quì trovi il video),  grazie al quale abbiamo raccolto 20.000 euro con contributi di tante persone che hanno creduto nel progetto e grazie anche a  due donatori maggiori, che hanno contribuito con una quota di 5.000 euro a testa: il Consorzio Le Galline Felici e Banca Etica.

Grazie a questa raccolta abbiamo completato i lavori di ristrutturazione ed è iniziata la seconda fase del progetto che ha previsto un’attività di formazione rivolta ai migranti, ospiti nelle varie strutture di accoglienza. Si sono così avviati corsi di formazione di falegnameria, sartoria, riparazioni elettriche, saponificazione, serigrafia, eco- design, eco-gioielli e riparazione bici che hanno coinvolto circa 150 migranti e una decina di ragazzi catanesi. 

Nella fase successiva si è cercato di mettere a frutto ciò che si era imparato e alcuni dei ragazzi che hanno partecipato alla formazione, hanno iniziato a sperimentare la realizzazione di oggetti e articoli che sono stati messi in vendita in diversi mercatini. Con il tempo ci si è dedicati soprattutto ai laboratori di falegnameria, di  sartoria e di eco-gioielli, che sono le attività tutt’oggi prevalenti.

Dopo questa sperimentazione, verificato che gli oggetti realizzati hanno avuto un buon riscontro nei vari mercatini, si è passati all’ultima fase del progetto: la costituzione di una cooperativa di lavoro. La cooperativa FIERi si è costituita a dicembre 2018 e vede attualmente coinvolti 3 ragazze/i migranti e due italiani (quì trovi il racconto della nascita della cooperativa)

Se vogliamo fare un bilancio, a tre anni dall’inizio del progetto, ecco i risultati ottenuti:

1)    Un bene pubblico in abbandono è stato ristrutturato e restituito alla città, con l’obiettivo che possa diventare un punto di riferimento dove poter sperimentare le “buone pratiche”

2)    150 migranti hanno fruito di una formazione sulle tecniche di riuso che potranno utilizzare durante il loro progetto di vita

3)    E’ nata una cooperativa di lavoro che vuole dare dignità alle persone coinvolte

4)    FIERi è anche un esempio di come diverse realtà possono lavorare insieme per creare qualcosa di significativo e di concreto

Certo la sfida non è finita, anzi forse adesso comincia la parte più difficile, quella cioè di camminare sulle proprie gambe. Ma l’entusiasmo, le capacità e le persone ci sono, quindi partiamo con il piede giusto!

FIERi si trova a Catania in via Palermo 541. Oltre all’edificio utilizzato per i laboratori, ha un ampio spazio esterno ed un terreno che a poco a poco stiamo sistemando (è nato già un piccolo orticello!). Chiunque vuole dare un mano o semplicemente visitarlo è benvenutissimo!