I progetti presentati per il 2021
Contrada Coste di Francesco Morabito
PREMESSA
L’azienda si trova nel comune di Giarre a 200 m sul livello del mare. Circa 6 ettari di cui quattro di proprietà, uno in affitto ed uno condotto con un accordo verbale(con mia sorella). Sono presenti 3 strutture per la coltivazione al coperto. Un edificio non ultimato. Non ci sono pozzi e l’acqua viene stoccata in un invaso di 1000 m cubi.
SITUAZIONE ATTUALE
Dopo un periodo di abbandono, rimangono ancora da ripulire circa 1,5 ettari. La maggior parte di questa superficie è invasa da rovi e sono presenti ancora pali di cemento e filo zincato della vigna.
La guaina dell’invaso dove viene accumulata l’acqua è da rifare , ad oggi può essere utilizzato solo per meno di due terzi.
L’edificio (dove vi sono i magazzini) è da completare e richiede un intervento urgente al tetto.
Il sottoscritto fa già parte delle coproduzioni ed ha già restituito le prime due rate.
Il sottoscritto non ha altri debiti.
Il sottoscritto ricava il suo reddito unicamente dal lavoro di agricoltore.
COLTURE RILEVANTI ATTUALMENTE PRESENTI
Avocado: 390 piante su 1,2 ettari
2016 messe a dimora 20 piante
2017 35
2019 115
2020 220
2021 si metteranno a dimora altre 100 piante già prenotate che andranno a completare l’impianto iniziato nel 2020.
Ciliegio: 50 piante su 0,2 ettari
Kumquat: 50 piante su 0,1 ettaro (novembre 2019)
Passion fruit: 40 piante al coperto (giugno 2020)
Ortaggi: 1,2 ettari
PUNTI DI DEBOLEZZA
• Invaso da ristrutturare.
• Mancanza di liquidità monetaria.
• Vento.
• Lunghe scarpate per un totale grosso modo di 3000 metri quadrati. Le più piccole vengono pulite con decespugliatore, mentre le più alte sarebbero accessibili solo con mezzi meccanici tipo braccio decespugliatore. La pulizia delle scarpate è una delle operazioni più logoranti svolte in azienda.
• Attrezzi per la coltivazione specializzata della batata assenti. Vengono utilizzati attrezzi progettati per altri lavori ma con alcune modifiche permettono sufficientemente la coltivazione della batata.
PUNTI DI FORZA
• L’azienda si trova in una zona particolarmente favorevole per la crescita dell’avocado.
• Acqua di irrigazione e terreno di buona qualità.
• Terrazzamenti ampi.
• Circa 150 piante di avocado in produzione da quest’anno (2021) .
• Pochissime gelate e non forti.
OPERE E RELATIVE SPESE PER CUI SI RICHIEDE IL SOSTEGNO
1- Rifacimento copertura esterna invaso acqua 1000 metri cubi…..…………………………...6000€
2- Pulizia terreno (ex vigna) 1,5 ettari……………………………………….………………….2000€
3-Ripristino trattore gommato fiat 50 cv. Il trattore ha un problema alla frizione e all’albero motore. La trattrice ha una benna frontale e un caricatore posteriore e quindi se si riuscisse a rimetterla in funzione sarebbe di grande aiuto ……...…………………………………………………….....2500€
4-Acquisto braccio decespugliatore usato da attaccare al trattore (per pulizia scarpate)……….4500€
5-Spese di mantenimento ultimo impianto avocadi (320 piante) fino al 2023...………………2000€
dal 2024 l’impianto dovrebbe iniziare ad essere produttivo
6- Acquisto 100 piante Avocado clonali………………………………………………………..2400€
7-Acquisto 100 cassette da raccolta…………………………………………………………….500€
8- Realizzazione piccolo bosco con area giochi per bambini…………………………………...200€
totale…………………………………………………………………………………………...20100€
tutti le opere saranno effettuate nei dodici mesi successivi all’erogazione del prestito.
La creazione del boschetto (circa 0,2 ha) è un progetto che nasce dall’esigenza di avere un piccolo ambiente più selvaggio vicino casa, visto che ci troviamo in un ambiente fortemente antropizzato. L’assenza di un boschetto, soprattutto per Miriam è una grande mancanza. Inoltre si creerà un'area giochi in cui si è pensato di collocare le 2 vecchie botti di legno, adeguatamente protette dalla pioggia, e trasformarle in piccole casette dove i bambini possono giocare. In questa maniera si libererebbe la cantina, utilizzabile finalmente per la normale gestione dell’attività agricola.
CONSIDERAZIONI
Considerando la superficie finale a lavori ultimati, si prevede l’assunzione di un dipendente stabile e durante le fasi di raccolta degli avocadi o delle batate l’aiuto di più operai. Ad oggi per la raccolta delle batate sono necessarie quattro persone al giorno.
Il numero finale di piante di avocado si aggirerà intorno a 500 piante. Ovviamente per entrare tutte in piena produzione bisogna aspettare almeno sei anni quindi il 2026. Lo sforzo fatto per impiantare gli avocadi dal 2016 ad oggi, è stato notevole. Molto costosa è stata l’opera di pulizia, bonifica e scasso della particella dove è collocato l’avocadeto piantato nel 2019. Nonostante tutto, considerando le piante già produttive e quelle che inizieranno a breve, non ci dovrebbero essere particolari problemi alla restituzione della cifra richiesta. Per quanto riguarda le cultivar utilizzate, oltre ad Hass, circa il 25% delle piante è Becon. Questo per due motivi: il primo dipende dal fatto che essendo il più precoce, non dovrebbe avere problemi di caduta dei frutti causa vento forte. Il secondo motivo dipende dal fatto che il consorzio è carente.
Stima produzione avocado
Batate
Per quanto riguarda le batate, che rappresentano il primo prodotto in termini di fatturato, considerando una superficie utile finale per gli ortaggi di poco più di due ettari ed una rotazione quadriennale, si considera circa 0,5 ha anno investite in questa coltura. La capacità di assorbimento da parte del consorzio secondo le mie stime si aggira al di sotto delle 15 tonnellate. Considerando questi dati non ci dovrebbero essere problemi a soddisfare la richiesta del consorzio già dal prossimo anno.
Considerazioni personali
Questo progetto nasce dalla volontà di accelerare il processo di rinascita di un azienda sana e attiva. Processo che dura da più di dieci anni e che ha impegnato totalmente tutte le risorse monetarie e fisiche.
Il sostegno alle aziende con questa forma di ritorno, personalmente credo che sia finalmente un ottimo strumento. Il consorzio deve come è stato più volte ripetuto pensare come un unica azienda, portando l’efficienza delle aziende al suo interno ad un livello sufficiente.
Buon lavoro
Francesco M.
Az. Agricola Musso Rita
Contrada Zisola - 96017- Noto(SR)
Ho deciso di investire in agricoltura perché è una delle cose che mi rende appagata e soprattutto mi rallegra lo spirito. Il sodalizio nato con il Consorzio ha dato alla mia azienda la possibilità di partecipare e collaborare a “qualcosa di vero” e con il senso del buon padre di famiglia per un buon futuro. La superficie del mio terreno è suddivisa in 3 appezzamenti di circa 10 ettari: c/da Zisola; c/da Castelluccio e c/da Portelli in Noto. Il nostro intervento riguarda la realizzazione di una vasca coperta per la raccolta di acqua piovana e di pozzo trivellato, in c/da Zisola, che verrà riutilizzata per l’irrigazione del limoneto già predisposto in parte con irrigazione a goccia. L’attingimento al pozzo verrà eseguito da una pompa sommersa alla profondità di circa 140 metri. Grazie allo sfruttamento della poca acqua presente nel pozzo circa 1,5 litri/sec riesco ad accumulare circa 160 mc di acqua in 24 ore utili ad un’irrigazione costante nel periodo estivo. Di conseguenza più risposta da parte delle piante con aumento della produzione e quindi aumento del personale. Aderendo a questo progetto riusciremo a rendere la vita delle colture più produttive, quindi meno problematiche per il consorzio nel reperire il prodotto ed in più la soddisfazione personale nel vedere la coltura prosperare e non sopravvivere come negli ultimi anni causa la siccità. Le eventuali esigenze Consortili riguardano un aumento della produzione. La vocazione del fondo è quello di sfruttare una risorsa preziosa, che mi permetterà di evitare sprechi idrici.
Business plan
19/05/2021 scavi per realizzazione vasca raccolta acqua ml 12 * ml 6 * h 2,5 m
A corpo € 1.700,00
Dal 25/05/2021 al 12/06/2021 realizzazione fondazione , pareti e copertura per una
spesa totale di € 9.000 ,00
Impermeabilizzazione vasca raccolta € 800,00
01/07/2021 fornitura ed installazione pompa sommersa compresa di tubo, cavo
elettrico, e tutto il necessario per il giusto funzionamento
€ 8.500,00
Tempi di rientro delle somme anni 5, con un aumento della produzione di circa il 30%.
Il Giardino delle Biodiversità Srl Società Agricola
Soci: Roberto Li Calzi, Giacomo Scornavacca, Celine Scornavacca
La società agricola Il Giardino delle Biodiversità nasce in conseguenza di una serie di circostanze: l’incontro fortuito in Francia, durante una presentazione del Consorzio, tra Roberto e Celine, promotrice di una foodcoop a Montpellier, che ha messo in luce la nostra parentela, la ricerca di Celine di trovare un modo etico e a ‘filiera corta’ per investire i suoi risparmi, e il richiamo di Giacomo verso la terra, in particolare quella dei suoi avi. Da queste circostanze si sono delineati gli scopi della società, in parte coincidenti con il precedente progetto omonimo risalente a 4 anni fa:
· Restituire alla Sicilia risorse che ha perso a causa dell’emigrazione;
· Dare dignità al mestiere di operaio agricolo;
· Favorire l’inserimento dei giovani nell’agricoltura;
· Valorizzare il territorio e la sua dimensione sociale;
· Ripartire dal valore del cibo;
· Permettere l’inserimento socio-lavorativo di migranti
Dal momento della sua costituzione, a maggio 2020, il Giardino è impegnato in una fase di investimenti per mettere a coltura nuovi terreni, con l’obiettivo di sostentarsi attraverso la frutticoltura e, parallelamente, stimolare lo stanziamento di giovani e meno giovani in una zona storicamente svuotata dall’emigrazione e depauperata dall’abbandono. Al momento con ottimi risultati.
Difatti, nonostante la sua modesta dimensione, il Giardino ha attualmente all’attivo 3 contratti a tempo parziale di cui due con giovani agricoltori: Annachiara, ligure di 24 anni, e Malik, francese di 25 anni, che hanno trovato le condizioni per scegliere di rimanere, ed uno con Mustafà, marocchino di 37 anni, impiegato prevalentemente da Roberto. Mustafà ha trovato qui una terra d'accoglienza, e ha potuto portare qui la sua compagna con la quale si è installato in zona e ha allargato da poco la famiglia.
Altre persone di rilievo dal punto di vista umano e dalle competenze più disparate si affacciano continuamente alla nostra azienda e allo stato attuale stiamo offrendo una possibilità ad una giovane giapponese ed ad un siciliano di origine brasiliana attraverso la messa a disposizione di terreni della società per condurre in autonomia e col nostro supporto tecnico svariate colture i cui prodotti contiamo di commercializzare attraverso il Consorzio.
Attraverso questo bando chiediamo sostegno per dare forza ai nostri investimenti in questo senso.
Il nostro progetto si divide in tre sottoprogetti indipendenti:
1. Serra per la produzione di piante sub-tropicali
2. Nuovo impianto di banani e avocados
3. Rimboschimento
1- La serra
Con la crescita della consapevolezza che i cambiamenti climatici permettono ora colture subtropicali dove prima erano impossibili, cresce di conseguenza la richiesta di piante attualmente poco prodotte in Italia. Ad esempio, Il grosso del mercato di avocados in Sicilia è rappresentato da un import da altri paesi, principalmente la Spagna, con grossi rincari per noi acquirenti e una generale difficoltà di valutare le tecniche di produzione vivaistica. Per non parlare dell'impatto sul pianeta dei trasporto di queste merci.
La nostra proposta consiste nell’iniziare una attività vivaistica in linea con i principi del Consorzio in grado di soddisfare le richieste dei soci stessi in primis, e, eventualmente, del mercato. Oltre che a risolvere i sopracitati problemi, questa attività può operare in sinergia con il gruppo Progettazione del Consorzio, per anticipare le richieste stesse dei soci.
Questa proposta nasce da un suggerimento dell’agronomo Maria Luz che per prima ha intuito l'utilità di un vivaio in loco, e inoltre accoglie l’interesse di Roberto di Stefano, agronomo del Consorzio, disposto a seguire il progetto. Roberto Li Calzi ha attualmente una buona produzione sia di avocados selvatici utilizzabili come eccellenti portainnesto (mexicola) sia di varietà gentili (bacon, hass, reed, fuerte …) utilizzabili come innesto.
L’area interessata dell'intervento è il confine nord della particella 26 del foglio 9 del comune di Augusta, dove attualmente si trovano delle fondazioni rettangolari in cemento costruite da precedenti proprietari come supporto per un impianto fotovoltaico mai completato. L’area si presterebbe alla costruzione di 1000 mq di serra, ma è ragionevole iniziare con 200mq di struttura, in grado di ospitare già 3mila piante. Le analisi dell’acqua sono compatibili con questa attività.
Prospetto di spesa.
Il preventivo per una serra in ferro zincato con film plastico pluriennale e pareti (fronte e retro) di policarbonato ondulato di 200mq è di 5500 euro, comprensivo di montaggio. Per la realizzazione dell’impianto di irrigazione si stimano 1000 euro. Una tantum a ribasso per substrato, semi, vasi, acqua e piccola attrezzatura è 1000 euro. Viene quindi richiesto un contributo di 7500 euro per avviare questa attività.
Il Giardino delle Biodiversità si assume i costi del lavoro per la realizzazione e la manutenzione dell’impianto.
Ritorno economico.
La produzione stimata dal nostro tecnico Roberto Di Stefano per siffatta struttura è di 1500 piante l’anno. Ma anche assumendo molto prudenzialmente una produzione di 1000 piante ogni 2 anni, si può ragionevolmente stimare di rientrare da questo investimento iniziale in 7 anni assumendo un guadagno netto su ogni pianta di pochi euro. Qualora la realtà operativa ci permettesse di rientrare dall’investimento in tempi più brevi, sarebbe nostra cura e nostro comune interesse restituire in tempi più brevi il prestito ricevuto dal Consorzio onde permettere ad altri associati di usufruire di questa agevolazione.
Sintetico business plan
· Maggio 2021 costruzione serra
· Maggio 2021 istallazione impianto irrigazione a goccia vaso x vaso
· Da maggio ad ottobre 2021 prime serie di semine (circa 1000 piante)
· Aprile 2022 seconda serie di semine (circa 1000 piante)
· Maggio 2022 innesti sulla prima serie di semine (circa 1000 piante)
· Aprile 2023 terza serie di semine (circa 1000 piante)
· Da Aprile 2023 vendita delle prime 1000 piante (a 10 euro cad. Farebbero 10mila euro)
· Maggio 2023 innesti sulla seconda serie di semine (circa 1000 piante)
· E così via…..
2 - L'Impianto del banan-avocadeto
Roberto ha da tempo dimostrato la vocazione di questi terreni per la coltivazione sia del banano, che dell’avocados, oltre a sperimentare una vincente consociazione avocados-banano che permette alle piante di avocados di beneficiare di un clima più umido e di una ottima protezione dal vento, con piante di 4 anni che sono state definite dall’agronomo Maria Luz eccellenti. Questo modello è stato ripreso dal Giardino delle Biodiversità che ha realizzato un nuovo impianto durante il 2020 in un terreno che ha necessitato di movimentazione di terra, costruzione di nuove strade e importanti interventi di spietratura. Il risultato osservabile oggi è la trasformazione di una pietraia piena di cardi in una foresta tropicale.
Si propone di replicare questa consociazione già abbondantemente sperimentata in un terreno seminativo di proprietà della Società, limitrofo al banan-avocadeto di Roberto, che non necessita di importanti lavori di preparazione, essendo questi lavori già stati effettuati in precedenza. Oltre ad essere la coltura dell’avocados una produzione la cui richiesta è in forte aumento, questa proposta si colloca anche all’interno di una serie di sforzi per riportare stabilmente nel listino del Consorzio le Banane Siciliane. Infatti quando in passato il Consorzio ha scelto di mettere in listino le banane, l’attuale produzione attualmente sostenuta solo da Roberto, non è riuscita a soddisfare minimamente le richieste, creando più problemi che altro. Tra l’impianto del 2020 e quello in questione la produzione in pochi anni risulterà più che triplicata, rendendo verosimile riportare in listino un prodotto gradito ed iconico.
Il terreno in questione è la particella 26 del foglio 9 del comune di Augusta. Di dimensione 1.2 ettari in lieve pendenza verso sud, è circondato da strade ad est e ovest, una scarpata alberata a nord, che funge da perfetto frangivento, e a sud il torrente San Calogero, le cui ripe sono rivestite da una fascia selvatica boscata che proteggiamo e che intendiamo ispessire. Rispettando le dovute distanze dal fiume, si progetta di mettere a coltura 1.1 di questi ettari con 900 piante di cui 675 di banano e 225 di avocados a sesto di impianto 3.5m x 3.5m, alternando una fila di soli banani ed una fila in cui si alternano un banano ed un avocado.
Prospetto di spesa.
I banani sono autoprodotti.
Piante di avocados 3000 euro circa.
Concimazione di fondo di 20 tonnellate di pollina 2600 euro.
Impianto di irrigazione (400 metri di tubazioni principali, 3.5 kilometri di tubazioni secondarie, spruzzini, innesti, valvole e raccorderia) 7000 euro.
Scavi per le tubazioni principali 1000 euro.
Sostegni in ferro per le diramazioni secondarie 1000 euro
Chiediamo un contributo sul 50% della spesa preventivata: 7300 euro, rendendoci conto che i contributi del bando sono limitati e tenuto conto che Il Giardino ha la liquidità per affrontare il resto della spesa iniziale.
Il Giardino delle Biodiversità si assume i costi del lavoro per la realizzazione dell’impianto e la sua conduzione.
Ritorno economico.
Il bananeto è produttivo dopo 2 anni e a regime dopo 3, permettendoci di rispettare le prime tranche di restituzioni. Il ritorno economico degli avocados (nel medio periodo) risulta lampante. Qualora la realtà operativa ci permettesse di rientrare dall’investimento in tempi più brevi, sarebbe nostra cura e nostro comune interesse restituire in tempi più brevi il prestito ricevuto dal Consorzio onde permettere ad altri associati di usufruire di questa agevolazione.
Sintetico business plan
· Aprile 2021 posa impianto di irrigazione e scavo buche
· Fine aprile 2021 piantumazione
· Da aprile 2023 ad aprile 2024 prime raccolte di banane (prudenzialmente 20 q.li a 2,5 euro/kg fanno 5mila euro)
· Da aprile 2024 ad aprile 2025 raccolte di banane (prudenzialmente 40 q.li a 2,5 euro/kg fanno 10mila euro)
· Tra ottobre 2024 e giugno 2025 prime raccolte avocados (prudenzialmente 5 qli a 3 euro/kg fanno 1500 euro
· Da aprile 2025 ad aprile 2026 raccolte di banane (prudenzialmente 80 q.li a 2,5 euro/kg fanno 20mila euro)
· Tra ottobre 2025 e giugno 2026 seconde raccolte avocados (prudenzialmente 15 qli a 3 euro/kg fanno 4500 euro
· E così via crescendo, si spera…..
3 - Il Rimboschimento
Fino ad ora gli impianti effettuati ed in progettazione da parte del Giardino si limitano a piante fruttifere. Grazie al contributo sociale di questo bando ci poniamo l’obiettivo di promuovere la biodiversità attraverso la piantumazione di piante forestali, attività peraltro già intensamente avviata da Roberto che ha già piantato circa 1000 piante attorno all’autostrada, tutte dotate di impianto di irrigazione, tutte attecchite, alcune, a distanza di 4 anni, alte anche 10 metri.
Alcuni terreni attigui ed interni al Giardino sono attualmente proprietà dell’ANAS che ha ottenuto i terreni tramite esproprio per poi abbandonare a se stesso tutto quello che non è diventato propriamente autostrada. Sui terreni in questione è da 4 anni in corso una pratica di affidamento da parte di Roberto.
Si chiede un contributo a fondo perduto per piantumare lungo le strade, i confini e terreni lasciati all’incuria. Abbiamo individuato circa 8000mq di questi spazi in cui contiamo a cercare di ricostruire gradualmente la macchia iblea attraverso la piantumazione di circa un migliaio di piante forestali, tra alberi ed arbusti, quali roverelle, lecci, sughere, querce, carrubi, mandorli, olivastri, fichi, terebinti, ligustri, tamerici,...
E’ in ipotesi allo studio l’eventuale piantumazione anche di alcune essenze alloctone a rapido accrescimento, quali eucalipus, acacie ed altre che fungano da temporanea protezione dai venti e dall’eccessiva insolazione e che producano rapidamente biomassa utile a ricostituire il manto naturale.
Tutte le piante saranno dotate di impianto di irrigazione a goccia
Si chiede un contributo di 4000 euro:
· 1000 euro per l’acquisto di un migliaio di piante forestali
· 1000 euro per la realizzazione di sistema di irrigazione a goccia a bassa pressione
· 2000 euro per la parziale copertura dei costi relativi al lavoro necessario all’impianto e alla successiva manutenzione, anche tenuto conto dell’apporto di lavoro volontario che il Giardino attrae copioso e che spesso non sappiamo come impiegare (a luglio, Covid permettendo, avremo qui una squadra di scout volontari dal Belgio, come ogni anno negli ultimi 4 anni, che in passato abbiamo impiegato principalmente nella manutenzione del ciglio delle strade e nella loro pulizia dai rifiuti)
N.B. Il Giardino delle Biodiversità si assume i costi del lavoro per la realizzazione dell’impianto di produzione di piante sub-tropicali e di quelli per l’impianto e la conduzione del, banan-avocadeto perché li ritiene strettamente inerenti l’attività imprenditoriale agricola ma vorrebbe non assumersi i costi dell’impianto del bosco perché economicamente improduttivi, come invece sin qui fatto da Roberto per la manutenzione stradale e la piantumazione lungo le vie pubbliche di accesso al Giardino.
BIO BIO di Antonio Coco
Amici delle Api, Amici del Pianeta
Progetto di sostegno alle attività di produzione primaria dell’azienda apistica biologica
BIO BIO prodotti dell’alveare di Coco Antonino
1.0 Breve descrizione del progetto
Il progetto consiste nel sostegno all’attività produttiva dell’azienda BIO BIO grazie all’incremento del numero degli alveari aziendali e la maggior efficienza nella gestione aziendale attraverso l’acquisto di attrezzature da utilizzare negli apiari e nel laboratorio di smielatura. Sono previsti inoltre l’approntamento di “luoghi delle api”, la piantumazione di arbusti e alberi di interesse per i pronubi e il coinvolgimento di neo apicoltori/agricoltori in due diverse province siciliane.
2.0 Il proponente e la sua azienda
L’azienda oggetto di intervento è di “proprietà” ( cu iavi lapi e jumenti è riccu e non avi nenti ) di Coco Antonino nato a Catania il 15/04/1961. L’azienda è condotta dallo stesso Coco Antonino ( u zu ninu do meli ) che provvede a tutti i lavori manuali specialistici negli apiari e da due collaboratori assunti a tempo parziale: Gaetano Parlascino e Majid Chougdali. Gaetano è un giovane tecnologo alimentare e si occupa della gestione del laboratorio di smielatura, del controllo qualità, di alcuni aspetti amministrativi e di alcune “burocrazie”. Majid è un giovane lavoratore agricolo marocchino, sposato e padre di tre figli, conosciuto da tempo ma in forza all’azienda da solo un anno e che si occupa dei lavori manuali non specialistici nei vari apiari e in laboratorio di smielatura.
Attualmente l’azienda consiste di 352 alveari e dei materiali e delle attrezzature necessarie alla gestione degli apiari. Inoltre l’azienda ha un proprio laboratorio autorizzato per le operazioni di smielatura e confezionamento dei prodotti dell’alveare sito in via del Plebiscito 644 a Catania.
L’insieme degli alveari è normalmente suddiviso in 10 apiari (ognuno dei quali può raggruppare dai 20 ai 40 alveari). L’azienda pratica il nomadismo in vari territori della Sicilia orientale e centrale e ogni apiario può essere spostato da una stazione di produzione all’altra da 1 a 3 volte nel corso dell’anno, per un totale di oltre 20 stazioni di produzione visitate ogni anno. Visti i negativi risultati produttivi delle ultime annate l’azienda si sta orientando sempre più verso una maggioranza di postazioni stanziali, cioè “normalmente” non nomadi. Questa scelta di stanzialità è comunque legata al reperimento di stazioni di pascolo adeguate (ecosistemi naturali o ampi agro ecosistemi bio con presenza di varie essenze mellifere durante l’intero anno, presenza di acqua, sicurezza,…) e alla strategia di valorizzazione dei mieli millefiori (in questa ottica, ad esempio, negli ultimi due anni il generico miele millefiori ha “generato” tre millefiori territoriali: Monti Peloritani, Monti Iblei e Monte Etna ).
La principale produzione aziendale è costituita dal miele con una media di produzione in annate “normali” di 25/30 kg ad arnia.
Vengono prodotti mieli uniflorali e multiflora. I mieli uniflorali prodotti sono: arancio, limone, sulla, castagno, cardo, eucaliptus, timo, ficodindia, rovo, ailanto, erica, corbezzolo, carrubo. La produzione di alcuni di questi mieli è diventata rara o estremamente rara con una ciclicità di produzione molto ampia (una produzione anche minima ogni 3-6 anni).
Altre produzioni aziendali sono il polline fresco da trappola e il “pane d’api”, la propoli grezza e piccole quantità di pappa reale. Trasformati a base dei vari prodotti dell’alveare con altri prodotti agricoli bio (oleolito di polline, oleolito di propoli, varie miscele di miele e polline e pappa reale, pan d’epices, biscotti tradizionali,…) costituiscono al momento una parte minore dell’offerta aziendale. La razza d’api allevata è l’apis mellifera ligustica e i suoi ibridi, si acquistano regine solo presso allevatori siciliani e/o si utilizzano quelle nate dall’allevamento delle celle reali in azienda.
L’azienda è in regola con le norme igienico-sanitarie avendo fatto regolare denuncia degli alveari presso i servizi veterinari dell’azienda sanitaria locale e gli altri enti territoriali competenti e presso BDN apistica. xxxxxxxxxxxxxxxxxxx presso il servizio veterinario della ASP n. 3 di Catania.
Per l’estrazione e il confezionamento dei mieli e degli altri prodotti dell’alveare l’azienda provvede attraverso il proprio laboratorio di smielatura e confezionamento sito a Catania in via del Plebiscito n.644 ed è dotata di piano di autocontrollo col sistema HACCP.
Il metodo di produzione biologico secondo i Reg. (CE) n° 834/2007 e n° 889/2008 e successive modifiche ed integrazioni, è applicato all’intera filiera aziendale dal 2/11/2001 con certificazione dei prodotti aziendali. Il metodo di produzione biologico applicato dall’azienda è certificato da ICEA ( Istituto per la Certificazione Etica e Ambientale) e il codice operatore attribuito all’azienda è D70P.
La totalità dei prodotti aziendali viene commercializzata confezionata ed etichettata, direttamente al consumatore finale o a negozi specializzati. La vendita attraverso il Consorzio Siciliano LeGallineFelici è cresciuta negli anni percentualmente e in termini assoluti (nel biennio 2019 -2020 ha rappresentato circa il 40 % delle vendite aziendali). Comunque una percentuale importante dei prodotti aziendali viene venduta presso negozi specializzati nel biologico a livello regionale ed internazionale. Particolare rilevanza hanno da oltre un decennio le esportazioni in Giappone presso una catena di negozi fisici e virtuali ( L’Abeille) specializzati in vendita di prodotti dell’alveare di alta qualità. La vendita presso mercatini locali, e in particolare presso il mercatino equobiolocale “a fera Bio”, nello stesso biennio è invece calata fortemente causa covid ed interruzioni del mercatino.
Il titolare e conduttore dell’azienda possiede conoscenze e competenze maturate soprattutto attraverso quaranta anni di attività in apicoltura, come allevatore e come formatore, in Sicilia e in varie aree del pianeta (in particolare in America Latina, Nord Africa ed Europa dell’Est). Inoltre ha conseguito il diploma professionale di agrotecnico ed è iscritto all’albo provinciale Agrotecnici di Catania al n. 174. Ha frequentato il corso per esperti apistici presso l’Istituto Nazionale di Apicoltura di Bologna nel 1987 e vari corsi specialistici e di aggiornamento. Attualmente è socio attivo e vicepresidente dell’Associazione Regionale Apicoltori Siciliani.
L’azienda possiede tutti i requisiti necessari all’ ammissibilità previsti dai vari bandi del PSR Sicilia ma non ha capacità di anticipazione economica.
Infatti l’azienda ha partita IVA 03701380879 ed è regolarmente iscritta come impresa agricola alla C.C.I.A.A di Catania con numero di repertorio economico amministrativo xxxxx dal 25/03/2004.
E’ in possesso di fascicolo aziendale costituito presso il CAA- Confagricoltura Catania-001.
E’ in regola con la denuncia degli alveari presso la Banca Dati Nazionale apistica, ai sensi del D.M. 4 dicembre 2009. Ed è in regola con la posizione contributiva INPS.
Di seguito una sintesi dei numeri e delle principali caratteristiche aziendali
BIO BIO prodotti dell’alveare/Antonino Coco
Carta di identità
360 alveari
10 apiari - 30 siti di produzione in SICILIA
35 mila chilometri l’anno – un furgone e un camion degli anni ’70 (in comproprietà...)
laboratorio di 220 mq a Catania con centrifuga radiale 45 telaini, maturatori da 1000 e 400 kg, invasettatrice , disopercolatrice, soffiatore ……
certificato biologico dal 2001 – apicoltore biologico dal 1981
3 persone che lavorano: io a tempo pieno e due part-time
media annua di: 7500 chili di miele – 80 kg di polline – 7 kg di propoli – 150 kg di cera
prodotti trasformati: health e gourmet
attività di formazioni per gli apicoltori – attività di sperimentazione in agricoltura biologica
attività didattica per gli studenti
patrimonio di relazioni e strategie - A fera BIO - Consorzio Siciliano LeGallineFelici
Associazione Regionale Apicoltori Siciliani
ei fu: lavoro in progetti di sviluppo rurale sostenibile in America Latina, Nord Africa,
Europa dell’ Est
3.0 Il progetto
3.1 Obiettivi specifici
Obiettivi specifici del progetto sono:
· Aumento del numero degli alveari.
· Aumento della produzione di mieli e polline.
· Aumento delle stazioni stanziali di pascolo.
· Minore numero di chilometri annui percorsi.
· Maggiore protezione dai furti.
· Aumento della biodiversità e delle superfici rinaturalizzate nelle aziende ospitanti.
· Maggiore efficienza della gestione aziendale nel laboratorio di smielatura e negli apiari.
· Formazione e coinvolgimento di neoapicoltori nella gestione degli apiari in due province siciliane (Messina e Siracusa/Ragusa).
3.2 Attività da realizzare
3.2.a Acquisto di attrezzature per rendere più efficiente la conduzione degli apiari e le attività di lavorazione dei mieli.
Per quanto riguarda la conduzione degli apiari le attrezzature da acquistare sono:
1)Un soffiatore a motore.
L’azienda possiede già un soffiatore a motore che ha utilizzato regolarmente per quasi venti anni per “soffiare” (allontanare) le api dai melari (favi di miele) e che usa con l’ausilio di un lungo tubo in plastica alimentare per mantenere a distanza dagli alveari il soffiatore con il motore acceso. Questa indispensabile attrezzatura è ormai arrivata a “fine corsa” e si propone qui l’acquisto del soffiatore Maruyama con motore Kawasaki di 64.7 cc che l’azienda già conosce e che possiede le caratteristiche tecniche adatte all’uso aziendale. Il costo di questo soffiatore è di € 616,72 + IVA.
2)Due dispositivi GPS antifurto.
L’azienda ha iniziato già da tre anni ad utilizzare dei dispositivi GPS antifurto. Visto l’aggravarsi del fenomeno dei furti degli alveari ha deciso di aumentare il numero di dispositivi in uso e di sperimentare i dispositivi della ditta 3Bee di costo ridotto e che non prevedono alcun canone annuale. Il costo dei due dispositivi completi di batterie potenziate è di € 334,04 + IVA.
3)Due bilance per il monitoraggio da remoto degli apiari.
Praticando il nomadismo e con vari apiari posti in un raggio di 100 km dalla sede aziendale avere informazioni sull’andamento dei raccolti attraverso l’uso di software per il monitoraggio a distanza degli alveari sarà un elemento di razionalizzazione ed efficienza nella conduzione aziendale. Sperimenterà per la prima volta l’uso delle bilance scegliendo la ditta 3Bee con i loro dispositivi alimentati da un pannello solare e con GPS integrato. Il costo dei due dispositivi completi di pannello solare per la ricarica delle batterie è di € 709,82 + IVA.
Per quanto riguarda invece la lavorazione del miele le attrezzature da acquistare sono:
1) una dosatrice pneumatica per il miele.
La dosatrice pneumatica qui proposta è una dosatrice pneumatica di produzione artigiana ( ditta Calissi ) che ha un costo decisamente inferiore alle altre dosatrici a fronte di un’ottima efficienza tutta meccanica senza componenti elettroniche. L’azienda conosce bene questa attrezzatura perché da 21 anni ne possiede una simile, costruita dalla stessa ditta, e la utilizza con soddisfazione e con ottime performance lavorative. Questa dosatrice viene utilizzata dall’azienda direttamente montata al maturatore (contenitore in acciaio inox per l’immagazzinamento del miele) tramite un rubinetto a sfera. Avere una seconda dosatrice permetterà all’azienda di eliminare del tutto l’invasettamento manuale. E visto che l’intera produzione è frazionata e venduta in vasetti di vetro con un contenuto di miele dai 125 g fino ai 1000 g si ritiene questo un importante investimento che contribuirà ad un innalzamento del livello tecnologico aziendale a fronte di una ridotta spesa. Il costo della dosatrice pneumatica Calissi scelta è infatti di € 1550,00 + IVA.
2) una sceratrice a vapore
Si tratta di una piccola sceratrice in acciaio inox prodotta dalla ditta Lega costruzioni apistiche. L’azienda utilizza in primavera e in estate una sceratrice solare auto costruita ma necessita anche di una piccola sceratrice a vapore perché da poco gli è stata rubata quella che utilizzava da oltre 20 anni. Il costo della sceratrice scelta prodotta è di € 512,00 + IVA
3) n.10 rubinetti a sfera
Ad ogni contenitore in acciaio che contiene il miele, della capacità di 400 o 1000 kg, è montato un rubinetto a sfera che permette l’inserimento della dosatrice pneumatica evitando qualunque stress da travaso ai mieli. Si tratta di piccole ma essenziali attrezzature (rubinetti a sfera in acciaio inox alimentare da 1,5 e 2 pollici della ditta Jordan o altra) e buona parte di quelli già utilizzati vanno sostituiti perché usurati.
3.2.b Acquisto di sciami d’api, api regine, arnie, trappole raccogli polline e materiali vari per l’incremento delle capacità produttive aziendali.
Di seguito l’elenco degli acquisti programmati:
1) acquisto di n.80 sciami d’api . Si cercherà di acquistare ad inizio primavera sciami bio di api, possibilmente “nude”, cioè le sole api senza la matrice cera. Questo per una maggiore efficacia del controllo dell’acaro varroa e per utilizzare cera di esclusiva provenienza aziendale. La cera è infatti la matrice apistica con un maggiore rischio di presenza di residui di contaminanti chimici. Il costo previsto è di € 7.040+IVA.
2) acquisto, all’inizio dell’estate di n.80 api regine di sottospecie apis mellifera siciliana. Queste api regine serviranno per la formazione con materiale vivo aziendale di n.80 sciami da rimonta. Quindi sciami che serviranno a rimpiazzare la quota di alveari che muoiono o spariscono annualmente a causa di malattie, orfanità e furti. Costo previsto € 1440+ IVA.
3) acquisto di n. 60 arnie nuove con melario. Costo previsto €3.600+IVA.
Nel progetto che sto descrivendo saranno recuperate anche 100 arnie usate e “vuote” (senza famiglie d’api ) dell’azienda effettuando lavori di pulizia e sterilizzazione, piccole riparazioni ed eventuale riverniciatura.
4) acquisto di n.40 trappole raccogli polline professionali. L’azienda ne possiede altre 40 auto costruite. Queste vengono utilizzate per brevi periodi in primavera e in estate per la raccolta di polline in grani. Costo previsto è di € 1440+IVA.
5)fogli cerei, telaini da nido e diaframmi in legno. Si tratta di elementi e materiali indispensabili per la formazione degli sciami artificiali. Di seguito nella tabella dei costi è riportato quantità e costo di ciascun materiale. Per quanto riguarda i fogli cerei qui è previsto solo il costo del servizio di trasformazione della cera grezza in fogli cerei ( lamine di cera ).L’azienda valorizzerà la propria cera grezza biologica. Nell’ultimo triennio infatti i fogli cerei biologici sono stati di difficile reperimento e con un costo per chilogrammo molto elevato che ha spesso superato i 40 € al kg.
3.2.c Sistemazione, attivazione e incremento della biodiversità dei “luoghi delle api”
Gli apiari aziendali sono accolti all’interno di aziende agricole biologiche o in aree naturali o nel demanio forestale. Questi luoghi che accolgono gli alveari per tutto l’anno o durante poche settimane rappresentano uno degli elementi più importanti nella gestione dell’allevamento apistico. Famiglie d’api numerose e in buona salute da una parte e un pascolo sano e ricco dall’altra sono il binomio inscindibile per ottenere delle buone produzioni in quantità e qualità, condizioni climatiche permettendo…. Il pascolo delle api va quasi sempre ben oltre i confini dell’azienda che accoglie gli alveari dell’apicoltore. Parlando dei “luoghi delle api” mi riferisco allo spazio fisico che accoglie l’apiario e in seconda battuta all’azienda/area su cui insiste l’apiario. Qui si propone, all’interno di aziende che già accolgono i miei apiari o in altre che potrebbero accoglierli, di:
a) Migliorare l’accesso all’apiario con interventi di tipo logistico ( sistemazione di brevissimi tratti di carrata, sistemazione muretti, etc). L’intervento è rivolto ad un massimo di 4 aziende con un budget totale di € 1000.
b) Contribuire a migliorare la biodiversità aziendale e la disponibilità di cibo per i pronubi attraverso l’impianto di siepi con arbusti e piante di interesse per i pronubi (rosmarino, alaterno, corbezzolo, alloro, aloe arborescens, etc etc). L’intervento è rivolto ad aziende disponibili all’impianto di siepi ed avrà un budget totale di € 2.912.
c) Contribuire a migliorare la biodiversità aziendale e la disponibilità di cibo per i pronubi attraverso la sperimentazione, supportata dal Consorzio e del suo agronomo Roberto Di Stefano, di una copertura del terreno (su una piccola particella di 1000 o 2000 mq) mantenuta con essenze erbacee di interesse apistico e di giovamento per la fertilità della terra. L’intervento è rivolto ad un massimo di due aziende consortili che vorranno aderire all’iniziativa ed ha un costo di € 800, inteso come contributo per la sperimentazione.
3.2.d attività di formazione pratica verso neo apicoltori
Si propone qui di formare dei neo apicoltori nelle province di Messina e di Siracusa/Ragusa che avranno modo di cogestire degli apiari aziendali (BIO BIO) partecipando come collaboratori al monitoraggio e ai lavori apistici durante il corso di un anno, avendo allo stesso tempo opportunità di formarsi. All’uopo si creeranno tempi e spazi ad hoc per le attività formative che partiranno sempre dall’osservazione e dal monitoraggio degli alveari ed avranno come elemento centrale la specifica attività pratica realizzata. A Messina saranno coinvolti due giovani apicoltori della cooperativa sociale di comunità “Casali Peloritani”, mentre a Siracusa/Ragusa uno giovane neoapicoltore. Il costo complessivo di questa attività è di € 1560.
3.3 Tabella degli investimenti da realizzare
n. |
articolo |
costo unitario € |
Imponibile € |
IVA € |
note |
80 |
sciami d’api* |
88,00 cd |
7.040,00 |
704,00 |
|
80 |
api regine siciliane |
18,00 cd |
1.440,00 |
144,00 |
Valorizzati circa € 4000 di risorse aziendali (400 telaini di api e miele/covata) |
60 |
Arnie in legno + melario* |
60,00 cd |
3.600,00 |
792,00 |
Valorizzati circa € 3000 di risorse aziendali (100 arnie usate) |
1320 |
Telaini da nido montati e infilati |
0,55 cd |
726,00 |
159,72 |
|
100 |
Diaframmi in legno |
3,70 cd |
370,00 |
81,40 |
|
125 kg |
Fogli cerei bio – servizio lavorazione |
2,50 al kg |
312,50 |
68,75 |
Valorizzati circa 3000 € di risorse aziendali (cera grezza bio) |
40 |
Trappole raccogli polline professionali |
36,00 cd |
1440,00 |
316,80 |
|
|
|
|
|
|
|
1 |
Soffiatore per apicoltura** |
617,00 |
617,00 |
135,74 |
|
2 |
n.2 Dispositivi GPS antifurto**
|
167,02 |
334,04 |
73,49 |
|
2 |
n. 2 Bilance per il monitoraggio da remoto degli apiari** |
354,91 |
709,82 |
156,16 |
|
1 |
dosatrice pneumatica per miele** |
1550,00 |
1550,00 |
341,00 |
|
1 |
sceratrice a vapore in acciaio inox |
512,00 |
512,00 |
112,64 |
|
10 |
n. 10 rubinetti a sfera in acciao inox da 1,5 e 2 pollici
|
110,00 130,00 |
1200,00 |
264,00 |
|
vari |
Spostamenti per acquisti, formazione e accudimento sciami |
|
500,00 |
0,00 |
forfettario |
700 |
Impianto arbusti di interesse per i pronubi |
4 |
2800,00 |
112,00 |
|
4 |
Sistemazione logistica “luoghi delle api” |
250,00 |
1000,000 |
0,00 |
forfettario |
1 |
Contributo alla sperimentazione in campo |
800,00 |
800,00 |
0,00 |
forfettario |
20 |
Giornate lavorative/uomo |
78,00 |
1560,00 |
0,00 |
Valorizzate circa € 3000 di risorse aziendali ( attività di formazione) |
Totale imponibile degli investimenti € 26.551,36
Tolale IVA degli investimenti € 3461,70
TOTALE generale € 29.973,06
* Voci di spesa presentate a finanziamento con reg.1308/2013 anno 2021 con potenziale contributo a fondo perduto del 60% dell’imponibile.
** Voci di spesa presentate a finanziamento con reg.1308/2013 anno 2021 con potenziale contributo a fondo perduto del 50% dell’imponibile.
NB Preciso che le voci di spesa contrassegnate nella tabella sopra con uno o due asterischi sono state dall’azienda presentate a finanziamento con l’OCM Miele Reg. CE 1308/2013 anno 2021 e spero saranno finanziate con un contributo a fondo perduto del 50 % o del 60% come sopra segnalato per singola voce. In caso di approvazione del finanziamento richiesto attraverso il bando OCM miele 2021 il totale dell’imponibile degli investimenti potenzialmente recuperabile come fondo perduto sarà di € 7989,29 ( 4224+2160+308,36+167,02+354,91+775). Tale somma mi dovrebbe essere erogata a fine ottobre 2021 e quindi immediatamente restituita al Consorzio.
3.4 Cronologia degli investimenti
Acquisti per complessivi € 23.701,06 saranno effettuati entro giugno 2021. Si tratta degli acquisti più prettamente “aziendali” già precisamente individuati riguardanti i punti 3.2.a (acquisto di attrezzature per rendere più efficiente la conduzione degli apiari e le attività di lavorazione dei mieli) e 3.2.b (acquisto di sciami d’api, api regine, arnie, trappole raccogli polline e materiali vari per l’incremento delle capacità produttive aziendali).
Acquisti e realizzazioni per complessivi € 6272 saranno effettuati entro dicembre 2022. Si tratta delle attività riguardanti i punti 3.2.c ( sistemazione, attivazione e incremento della biodiversità dei “luoghi delle api”) e 3.2.d (attività di formazione pratica verso neo apicoltori). Entrambe le attività per la loro stessa natura richiedono dei tempi decisamente più lunghi dei semplici acquisti e pur essendo attività di natura più marcatamente ambientale e sociale possono avere ricadute “aziendali” decisamente importanti.
3.5 risultati attesi ed indicatori di valutazione
a. 2000 kg di miele/anno: aumento della produzione aziendale dal 2022
b. 60 kg di polline da trappola: aumento della produzione aziendale dal 2021
c. 4 nuove postazioni stanziali attivate in Sicilia orientale/centrale entro il 2022
d. 3 neoapicoltori coinvolti e formati e n. 20 giornate lavorative effettuate da loro entro il 2022
e. 700 arbusti e piante di interesse per i pronubi piantumati entro il 2022
f. 2 sperimentazioni in campo attivate entro il 2022
g. 7.000 km in meno percorsi/anno a partire dal 2023
h. 0 kg di miele invasettati manualmente a partire dal 2021
i. 80 api regine di sottospecie apis mellifera siciliana negli apiari aziendali a partire dal 2021
l. 450 alveari: patrimonio aziendale a partire dal 2021
m. minore possibilità di subire furti
n. aumentata capacità di gestione degli apiari
piano di rientro del prestito ricevuto
Schema cronologico di restituzione del prestito ricevuto nel caso di finanziamento con il
bando reg CE 1308/2013 anno 2021
Anno zero |
Anno uno |
Anno due |
Anno tre |
Anno quattro |
Anno cinque |
2021 |
2022 |
2023 |
2024 |
2025 |
2026 |
Restituzione 30% |
Anno di grazia |
Restituzione 10% |
Restituzione 20% |
Restituzione 20% |
Restituzione 20% |
Schema cronologico di restituzione del prestito ricevuto nel caso di NON finanziamento con il
bando reg CE 1308/2013 anno 2021
Anno zero |
Anno uno |
Anno due |
Anno tre |
Anno quattro |
Anno cinque |
2021 |
2022 |
2023 |
2024 |
2025 |
2026 |
Anno di grazia |
Anno di grazia |
Restituzione 25% |
Restituzione 25% |
Restituzione 25% |
Restituzione 25% |
Azienda Agricola Centamore Sebastiano
-L’intento della richiesta di sostegno allo sviluppo dell’azienda è quello di riuscire a creare un reddito tale da poter sostenere economicamente il nucleo familiare del titolare dell’azienda.
-La superficie interessata è ubicata in territorio di Lentini(SR), in contrada Carfallotto, in Catasto al Foglio xxxxxx di circa 1 ettaro. ( si allega estratto di mappa) Il fondo, di nuovo acquisto, si trova vicino alla nostra azienda, a distanza di circa 50 metri dall’ ingresso.
Al momento la superficie agrume tata interessata al conferimento del prodotto al Consorzio è estesa circa 1,60 Ettari ubicata sempre al foglio xxxxxxx all’ interno delle quali vengono coltivati agrumi di diverse varietà ed età. Infatti un altro piccolo appezzamento da reimpiantare, di circa 2000 metri quadrati si trova all’ interno della particella xxxxxx.Trattasi di un vecchio agrumeto con piante adulte e virosate: dopo la raccolta a fine gennaio 2021 è stato già estirpato, lavorato con aratro bivomere, fresato e seminato in parte con leguminose da granella ( ceci e piselli).
-L’intervento che si intende realizzare è la trasformazione del terreno dei 2 appezzamenti da seminativo ad agrumeto con impianto di arance varietà “Moro”.
-Il terreno è totalmente pianeggiante (quota 56 mslm), facilmente accessibile da strada interpoderale, e fornito di n. 2 pozzi freatici in comproprietà.
-Il fondo per le caratteristiche climatiche e pedologiche si presta alla coltivazione di ortaggi ed agrumi (si allegano copie analisi terreno anni 2013 e 2017).
-L’intervento si indirizza ad aumentare la disponibilità di arance varietà “moro”da fornire al Consorzio, dato che la quantità prodotta da tutti i soci non soddisfa la domanda dei clienti. La scelta della varietà Moro è scaturita principalmente dalla vocazionalità del territorio a questo tipo di agrume.
-Rischi potenziali di tipo climatico possono essere dovuti ad episodi di gelate: la temperatura a fine dicembre – gennaio scende qualche notte sotto zero, anche se nell'ultimo decennio, grazie anche all’influenza del vicino invaso di Lentini che mitiga l’ aria, non si sono verificati danni significativi ai frutti. E’ prevista quindi nel giovane impianto una protezione con materiale di copertura nei mesi invernali.
Rischi conseguenti possono essere legati esclusivamente alle tempistiche della messa in produzione della nuova piantagione. Infatti, potrebbe verificarsi l’ipotesi che l’azienda cominci a pagare le rate del prestito prima che le piante di arance “moro” comincino a produrre. E’ un dato certo, confermato sia dai dati scientifici che dall'esperienza di campo, che la varietà entra in produzione alcuni anni dopo le altre varietà di agrumi (navelina, tarocco, etc.).
Rischi esproprio- La zona è interessata dal passaggio dell'autostrada Catania-Siracusa. Dalla cartina pubblicata sul sito il terreno non dovrebbe essere interessato salvo eventuale spostamento del tracciato.
-Finalità dell’intervento è quella di aumentare la capacità produttiva dell’azienda.
-La volontà di aderire a questo progetto è scaturita dal fatto che il titolare dell’azienda, attualmente, è anche un lavoratore dipendente presso un'altra azienda di natura commerciale. Se si riuscisse ad avere una base aziendale tale da garantire un reddito agricolo in grado di poter sostenere economicamente la famiglia, si potrebbe pensare di dedicare il totale del tempo lavorativo all’attività agricola e sganciarsi definitivamente dal lavoro dipendente. Tale condizione potrebbe anche favorire una maggiore partecipazione alla vita sociale e agli interessi del consorzio stesso.
Business plan
L’ impianto dei 2 appezzamenti si prevede di realizzarlo in autunno 2021 o nella primavera 2022: tutto dipende dalla disponibilità delle piantine da parte dei vivaisti, non ancora coinvolti.
A questo riguardo, qualora non si riuscisse ad avere la totale disponibilità del numero di piantine della varietà moro, ci si impegna sin da ora a sostituirle per la parte mancante con varietà di agrumi consigliate dal Consorzio.
Qui di seguito il quadro degli interventi e delle spese da sostenere, tempi di rientro delle somme e potenzialità produttive dell'impianto maturo
Impianto agrumeto arance Moro
Impianto agrumeto arance Moro
Costi
Quantità
€
Manodopera
Totale spese
2 Appezzamenti -Superficie totale 10.000 mq
Recinzione 1° appezzamento 300 ml
1920,00
rete
300 ml
502,8
pali a t
150,00
1260
saette
30,00
159
Manodopera
4 gg
60
240,00
impianto di irrigazione
3800,00
Pompa per pozzo e installazione 1° app.
1
1300
Materiale per impianto irrigazione
2500
Manodopera x impianto
5 gg
60
300,00
Assestamento, scavo e messa a dimora
Piante di arance moro
600
4800
4800,00
Manodopera
6 gg
60
360,00
Concimazione organica(per 3 anni)
9.000 kg
1350
1350,00
Manodopera
6 gg
60
360,00
1260,00
11870,00
Ricavi
Piano di ammortamento
Anno
kg
€/kg 0,63
Anno
%
€
1
0
1
0
0
2
0
2
0
0
3
5000
3150
3
10
1187,0
4
10000
6300
4
15
1780,5
5
15000
9450
5
20
2374,0
6
20000
12600
6
25
2967,5
7
25000
15750
7
30
3561,0
47250
11870,0
Nell’ appezzamento di nuovo acquisto è presente un pozzo freatico della profondità di circa 9 metri; per l'attingimento dell’acqua occorre posizionare una pompa sommersa con relativa tubazione da collegare alla tubazione principale dell’ impianto di irrigazione.
E’ necessario chiudere l'appezzamento da 3 lati con recinzione metallica alta 1,5 metri perché soggetto al pascolo abusivo da parte di pastori di pecore della zona.
Come si può osservare dalla 1^ tabella le voci di spesa materiali vengono distinte dalle voci di spesa manodopera .
La richiesta del prestito è infatti rivolta soltanto all'acquisto dei materiali per un importo complessivo di € 11.870,00.
I costi di manodopera saranno tutti sostenuti dall'azienda utilizzando manodopera familiare (n° 4 coadiuvanti familiari). L’intento è comunque quello di riuscire ad assumere almeno una unità lavorativa appena l’ investimento ed il ricavo conseguente lo permetterà.
L’ investimento fra qualche anno permetterà al capo azienda di poter fare la scelta di dedicarsi completamente all’ attività agricola, alla trasformazione di prodotti agricoli presso il laboratorio aziendale ed all’ accoglienza di ospiti clienti nell’ abitazione sopra il laboratorio. Cambierà in meglio, si spera, la qualità della vita anche nei rapporti con la famiglia (moglie ed un figlio di 15 mesi).
Anche se l’ investimento proposto è rivolto alla coltivazione monocolturale è anche vero che l’ appezzamento di 1 ettaro di nuovo acquisto fino a pochi mesi fa era incolto da almeno 30 anni, oggetto a pascolamento abusivo e a sede di discarica. A seguito dell'acquisto è già stato bonificato, arato e fresato. Lungo alcuni tratti della recinzione e negli spazi , dove possibile, verranno impiantate delle siepi per permettere il rifugio di fauna utile alla coltura ed all’ ambiente.