foto 1-2-3-4-5 @Caterina Suzzi / Hans Lucas

Quanta acqua è passata sotto i ponti in questi anni da quando è iniziata quest’avventura? Tanta!

Purtroppo, insieme all’acqua, è passata tanta, troppa munnizza, finita a mare….e ce ne dobbiamo occupare, seriamente.

Ho scritto troppo in questi ultimi 17 anni e non ne ho più voglia, ho voglia di terra e di relazioni fisiche con la gente della mia Terra e con i tanti viaggiatori, soprattutto i tanti giovani che lasciano posti di lavoro sicuri nelle città e vengono a proporsi per fare assieme…

Ho viaggiato troppo in Italia ed in Europa, per promuovere il Consorzio e un’idea, e non voglio più viaggiare, se non in questa nostra Isola, in lungo ed in largo, per promuoverne un cambiamento che, grazie a  questa esperienza del Consorzio, in continua, vibrante evoluzione, mi sembra sempre più a portata di mano.

… sia ben chiaro, mettendoci ancora una montagna di sforzi, collettivi…

Facilitando l’aggregazione di quanti non si rassegnano e agiscono e stimolando il risveglio operoso, anche grazie al nostro esempio concreto,  di quanti si lamentano, arresi.

Ho lasciato, a poco a poco, tutti gli incarichi operativi che avevo nel Consorzio, formando prima chi mi avrebbe sostituito, per dedicarmi alla mia terra e alla Sicilia.

Da tre anni ho ripreso un terreno che avevo abbandonato 15 anni fa perché ci stavano costruendo un’autostrada nel mezzo e ci sto realizzando, assieme ai miei compagni, Il Giardino delle Bio-Diversità, tra sudore, errori, fughe in avanti, marce indietro, abbandoni, rilanci.

Sperimentando sempre, sognando, progettando, sbagliando, spietrando, innestando, raccogliendo e piantando.

Banani, pompelmi, avogados, aranci, olivi, mango, frutti della passione (? forse) annone, litchis, guava, noci macadamia, pecan, ortaggi varii, zenzero (?)…

Ma anche acacie, eucaliptus, carrubi, nespoli, lantane, canne, bambù (? forse), pruni selvatici, etc, per fare “mangiare” l’autostrada dalle nostre piante.

Ho la soddisfazione di vedere realizzata un’idea collettiva, il Consorzio, andata molto oltre le più rosee aspettative.

E coltivo attivamente il desiderio che quanto realizzato non sia altro che il primo, piccolo passo di un cammino molto più ampio che possa condurre ad un cambiamento reale e profondo della società attorno a noi, in cerchi concentrici sempre più ampi che, si connettano e si intersechino con i cerchi creati dalle innumerevoli altre realtà virtuose nel mondo.

Agnone (SR), il 26/12/2019

Della vecchia presentazione, scritta 12 anni fa, mi fa piacere riportare alcuni stralci:



sono risorto (economicamente e moralmente) grazie ai gas e di questo non smetterò mai di ringraziare: ho trovato nuovi stimoli ed entusiasmo per fare, progettare, costruire, anche, un futuro migliore per la Sicilia.

sono orgoglioso che la mia iniziativa abbia costituito e stia costituendo una possibilità, concreta, per un po’ di amici, di restare dignitosamente a fare gli agricoltori e, nello stesso tempo, a diventare ambasciatori della bellezza, ricchezza e varietà della nostra terra.

sono fiducioso che questa strada porti lontano.

sono pronto a battermi perché questa attuale avventura non scada di qualità né verso di voi, né verso gli altri produttori coinvolti, come spesso è accaduto in passato

sono entusiasta

sono convinto che sia in atto un processo di rinnovamento della Sicilia e sono impegnato in un progetto di promozione di questa terra, soprattutto delle sue aree interne, ma questa è un’altra storia che si chiama SIQILLYAH (vedi nota)

sono un po’ visionario